domenica 25 aprile 2010

Porta San Paolo 25 aprile 2010: per chi non ha ancor capito bene cosa significa essere antifascista

Oggi a Porta San Paolo la festa della Liberazione è stata infangata dal comportamento vile di alcuni facinorosi. Qui di seguito riporto il testo del mio intervento seguito da qualche riflessione sui fatti...

Sono qui oggi, a Porta San Paolo, a a nome dell' associazione che presiedo, l’ANPPIA, che è legata a quanti durante il ventennio fascista si opposero a un regime ottuso e ingiusto e pagarono questo rifiuto con la prigione, il confino, l’esilio, la deportazione, molti anche con la morte.
In quei lunghi anni senza libertà e senza diritti essi prepararono nelle scuole, nei luoghi di lavoro, perfino nelle carceri tanti che in seguito presero le armi e diedero vita alla lotta partigiana.
Alcuni tra loro diventarono essi stessi partigiani, basti pensare a Sandro Pertini che fondò questa associazione insieme a Umberto Terracini, o a Giulio Spallone che oggi non è qui perché impegnato al Quirinale.
Oggi le diverse associazioni antifasciste, partigiane, di internati e deportati sono riunite in un unico comitato per affermare con forza l’urgenza di salvaguardare da ogni attacco revisionistico la nostra storia e da ogni tentativo di trasformazione la nostra Costituzione che chiediamo non solo di difendere ma di applicare in tutte le sue parti.
In un momento così critico per la vita italiana e per la nostra città, la libertà e la democrazia non vi appaiano così scontate, esse vanno ricercate e affermate ogni giorno, perché il lavoro, una vita dignitosa, pari opportunità sono diritti inalienabili di ogni individuo e non si può rimanere indifferenti al grido di sofferenza che proviene dai più deboli, dalle fasce sociali meno protette.
In questi ultimi mesi si respira un brutto clima a Roma, l’escalation di episodi di violenza politica è sotto gli occhi di tutti e appare concreto il rischio di una perdita nella nostra città di quei valori fondamentali che le fecero meritare la medaglia d’oro della Resistenza. Occorre che le istituzioni e tutti i partiti politici si facciano carico di questa pericolosa deriva e si pronuncino con parole nette e definitive in merito non solo al nazifascismo ma anche a tutte quelle manifestazioni di intolleranza, razzismo, discriminazione che stanno creando pericolosi conflitti tra giovani di opposte fazioni e che sono un chiaro sintomo di impoverimento culturale e di pericolosi rigurgiti antidemocratici.
E tutti insieme dobbiamo impegnarci a promuovere in tutti i modi quei valori di uguaglianza e democrazia che sono alla base della nostra Costituzione per i quali la città di Roma pagò un prezzo altissimo e che desideriamo non abbia mai più a pagare nessuno. W il 25 aprile, W l'Italia, W la Liberazione!

Oggi quello che doveva essere un momento di festa e di riflessione è stato rovinato dal comportamento di pochi facinorosi.
E' stato impedito di parlare a quelle istituzioni invitate dal Comitato unitario e democraticamente elette e questo non solo attraverso brusii e fischi, ma con il lancio di oggetti e fumogeni sul palco. Sono stati colpiti Massimo Rendina e Nicola Zingaretti. Non si è trattato quindi di una protesta spontanea ma di un attacco premeditato e organizzato.
Domando agli autori di un atto tanto vile come possono considerarsi antifascisti o aspirare alla tessera di una delle nostre associazioni.


Maria Grazia Lancellotti e Mattia Stella sostengono Rendina sfiorato da un fumogeno
Foto del CORRIERE.IT


Oggi potete certo sentirvi fieri di aver riempito il cuore di amarezza dei partigiani e dei vecchi antifascisti lì presenti, di avere impedito che Remo, reduce di Mauthausen e combattente a Porta San Paolo ricevesse un premio dalle mani del Presidente della Provincia, di aver gridato frasi ingiurose all'eroica "Brigata ebraica"..
Tornate pure a casa con la convinzione di aver combattuto chissà quale eroica battaglia o di aver impedito chissà quale pericolosa dichiarazione... per quanto ci riguarda noi oggi vi diciamo con fermezza che non vi consideramo né democratici né antifascisti e che pertanto siete fuori dalle nostre associazioni.

Ai giovani che hanno voglia di impegnarsi e costruire nel rispetto della democrazia, della libertà e della Costituzione chiedo di venirci ad aiutare affinché queste associazioni diventino sempre più punto di riferimento e di crescita affinché la memoria del passato sia strumento di costruzione di un futuro migliore.

Maria Grazia Lancellotti
Presidente ANPPIA Roma e Lazio

Nessun commento: