martedì 13 settembre 2011

Mai più alle urne con questa legge elettorale! Ancora una volta INDIGNATI, mobilitiamoci! Ogni firma può pesare!

Non è la prima volta, da moltissimi anni a questa parte, che ci troviamo a dovere prendere posizione in condizioni difficili.

In questa fase di grande incertezza, in cui, fra le poche cose chiare, c’è che non si può tornare alle urne con l’attuale legge elettorale, avevamo chiesto ai partiti, d’accordo conil recente appello di Zagrebelsky, di avviare una urgentissima iniziativaparlamentare per approvare una nuova legge elettorale che facesse decadere l’anticostituzionale “porcellum”.

Ma, per ora, una maggioranza parlamentare che condivida un’unica proposta di legge non c’è. Ancora una volta, quindi, ai cittadini non resta che mobilitarsi e fare sentire la propria voce con iniziative referendarie. Il referendum abrogativo è uno strumento molto importante previsto dalla Costituzione. Quando il Parlamento non è in grado di rimediare a leggi che vengono considerate gravi e lesive dello spirito della Costituzione, il popolo sovrano si muove, deve muoversi.

In questo caso, a conferma che la materia è complessa, e che le difficoltà politiche che attraversano i partiti e le istituzioni sono presenti anche nella pubblica opinione, sono in campo due diverse iniziative referendarie.

Senza ombra di dubbio ne avremmo preferito una sola. Ma così non è stato.

Non ci resta, quindi, che invitare la cittadinanza ad informarsi sui contenuti dei referendum abrogativi promossi sia da Passigli che da Parisi, sostenuti entrambi trasversalmente da varie associazioni, giuristi, costituzionalisti, forze politiche, e a firmarne uno, o entrambi, perché anche questo è possibile. Ogni cittadina e cittadino valuti quella che ritiene sia l’azione più convincente da compiere, e scelga.

Quello che riteniamo non si debba fare è non prendere posizione, perché scontenti e delusi del quadro politico nel quale ci troviamo.

Siamo sicuramente scontenti.

Ma qualunque dei referendum passi, comunque il “porcellum” sarebbe abolito, e realismo politico vorrebbe che, anche sull’onda di una forte pressione popolare, se ci sarà, le forze politiche di opposizione trovassero un accordo, e non solo al loro interno, in Parlamento per approvare una nuova legge elettorale non più anticostituzionale che consenta alla Repubblica di rimettersi in piedi e di ripartire.

E’ possibile firmare il Referendum Passigli nei moduli depositati nei Comuni e il Referendum Parisi sia nei Comuni che in banchetti in vari luoghi (Festival, mercati,supermercati).

Il Comitato in Difesa della Costituzione di Ravenna