mercoledì 20 maggio 2009

Legge elettorale e referendum Documento approvato dal Comitato esecutivo dell’Associazione “Salviamo la Costituzione” il 13 maggio 2009

La vigente legge elettorale espropria gli elettori del diritto di scegliere i propri rappresentanti e affida alle segreterie dei partiti il potere di nominarli dall’alto ; rompe il rapporto tra gli eletti, il territorio e le comunità locali; riduce drasticamente il pluralismo politico e quindi la rappresentatività delle istituzioni; premia eccessivamente la lista o la coalizione più forte. Si tratta dunque di una legge che per molti versi contrasta con i principi e i valori di democrazia e libertà della nostra Costituzione repubblicana, come la Corte costituzionale ha rilevato nella motivazione della sentenza con la quale ha dichiarato l’ammissibilità del referendum.

La legge che uscirebbe da una eventuale vittoria del SI nel referendum del 21 giugno non eliminerebbe nessuno di questi difetti dell’attuale legge elettorale. Anzi, aumenterebbe le distorsioni in senso ultramaggioritario da essa prodotte, rendendo più agevole l’approvazione di riforme costituzionali di parte. Dunque non ne ridurrebbe, anzi ne aumenterebbe i vizi di costituzionalità, come pure la Corte Costituzionale ha sottolineato nella ricordata sentenza.

L’Associazione “Salviamo la Costituzione”, in coerenza con i principi e i valori di difesa e attuazione della Costituzione, che la portarono a promuovere il vittorioso referendum costituzionale del giugno 2006, intende nelle prossime settimane concorrere a informare i cittadini sugli elementi di incostituzionalità della vigente legge elettorale e di quella che uscirebbe da un successo del referendum. Invita i cittadini a valutare queste informazioni nel decidere il proprio comportamento di fronte al referendum.

venerdì 8 maggio 2009

Riceviamo dal Presidente del Circolo G.L. di Roma il seguente commento:

IL RICONOSCIMENTO DOVUTO


Abbiamo visto l’on.Berlusconi con al collo il fazzoletto della Brigata Maiella, unica formazione partigiana decorata con Medaglia d’Oro. In quel momento abbiamo visto in Lui solo il Presidente del Consiglio e non il nostro avversario politico.
Sarebbe stato contento l’abbruzzese Ettore Troilo, azionista, fondatore e comandante della Brigata, la quale si battè nella Resistenza e poi anche nella guerra di Liberazione. Ricordiamo anche che l’avv. Troilo, nominato dal CLN subito dopo Prefetto di Milano, fu destituito da Scelba soltanto perché antifascista e partigiano. Non volle più nella sua vita nessuna onorificenza.
La gente d’Abruzzo, ferita dal terremoto, ha quindi ricevuto un riconoscimento della forza e della resistenza dimostrate anche nel Suo nobile passato.
La nostra vittoria sul riformismo fascista e sulla tentata equiparazione tra partigiani e repubblichini si realizza ancora sui monti, luogo simbolo della lotta contro le dittature per la libertà.