domenica 28 febbraio 2010

Pietre di inciampo


Dopo le scritte sui muri di via Tasso, un altro episodio grave e offensivo contro la memoria e la storia della città. Le pietre “d’inciampo” in piazza Rosolino Pilo dedicate ai deportati della famiglia Terracina sono state “cancellate” con la pittura nera.

Dichiara Maria Grazia Lancellotti, presidente dell’ANPPIA Roma e Lazio: “Questo susseguirsi di azioni di chiaro stampo negazionista non può più essere riferito ad atti vandalici isolati. Chiunque ne siano gli autori è evidente il rischio di una perdita nella nostra città di quei valori fondamentali che le fecero guadagnare la medaglia d’oro della Resistenza. Occorre che tutti i partiti politici si facciano carico di questa pericolosa deriva e si pronuncino con parole nette e definitive in merito al nazifascismo e alle sue atrocità. Circa un mese fa la nostra associazione, insieme con le altre associazioni della Resistenza e delle vittime del fascismo e del nazismo, ha presentato un appello a tutti i candidati alle cariche politiche e amministrative della nostra regione e della nostra città affinché dichiarino con fermezza il loro rifiuto rispetto di ogni forma di fascismo antico e nuovo.

“Ci auguriamo” continua il Presidente dell’ANPPIA Roma e Lazio “che ci sia l’adesione totale da parte di tutti i partiti e dei loro rappresentanti insieme all’impegno di promuovere in tutte le forme quei valori di uguaglianza e democrazia che sono alla base della nostra Costituzione e per i quali la città di Roma pagò un prezzo altissimo, come testimoniano le pietre “d’inciampo” che stanno costellando la città. Una mappa del ricordo che deve essere onorata ogni giorno e preservata da simili azioni sintomo di impoverimento culturale e di pericolosi rigurgiti antidemocratici”.

lunedì 22 febbraio 2010

Un partigiano come presidente

Domenica 28 febbraio ore 10.30 Museo della Liberazione via Tasso 145
Incontro-ricordo di Sandro Pertini a vent'anni dalla scomparsa






giovedì 18 febbraio 2010

ANPPIA

L’ANPPIA , l’Associazione della Memoria con una tradizione di oltre 60 anni nella ricerca storica sull’Antifascismo, sulla Resistenza, sulle storie dei paesi colpiti dal nazifascismo, sui personaggi esiliati, confinati e carcerati durante il ventennio, sui professori irriducibili, sulle spie dell’OVRA, sulle donne nella lotta per la libertà, sui centri di tortura italiani e sulla vita di antifascisti partigiani e politici:
si rivolge ai giovani liceali o universitari, ai laureandi e laureati, agli studiosi del periodo ed agli estensori di testimonianze per confermare la disponibilità a mettere la sua biblioteca specializzata, i suoi documenti, le sue pubblicazioni, i suoi rapporti con l’Archivio di Stato e i suoi ricercatori, al servizio di approfondimenti per studi, tesi e libri su un periodo storico che sta rivivendo una giovinezza di interessi a causa della sua attualità, la sua trasparenza e la sua forza indistruttibile perché ancorata alle radici del nostro Paese democratico. Organizziamo anche convegni per la presentazione di pubblicazioni sul tema.
L’ANPPIA ha una struttura periferica basata su Federazioni provinciali presenti nelle manifestazioni sul territorio ed anch’esse attive nel mantenimento della memoria locale degli avvenimenti e delle persone degne di ricordo.
Utile al trasferimento di notizie verso i soci ed i terzi è il periodico “L’Antifascista” che è anche disponibile ad ospitare articoli di coloro che sono affini agli ideali e desiderano far conoscere le loro idee o i loro lavori.
Scriveteci al nostro indirizzo di Corsia Agonale 10 00186 ROMA oppure all’indirizzo email. info@anppia.it oppure telefonateci al n. 066869415 dalle ore 10.00 alle 16.00. Vi aspettiamo.

lunedì 8 febbraio 2010

PER ANTONIO GIOLITTI

E’ morto un intellettuale, partigiano, comunista, costituente, deputato, socialista, ministro e scrittore.
Fu il fondatore delle Brigate Garibaldi insieme a Giancarlo Pajetta. Fu il protagonista di due eventi significativi, il grido contrario alla posizione del PCI sui fatti d’Ungheria e l’ideazione, insieme ad Ugo La Malfa, della programmazione economica.
Fu quindi esempio della figura dell’intellettuale “azione e pensiero”, partecipa infatti alla lotta per la libertà e agisce in politica per l’affermazione dei principi della democrazia e della moralità.
Sono questi i personaggi che piacciono ai compagni dell’ANPPIA che oggi si addolorano per la morte di un “uomo libero”.

Il presidente nazionale
Guido Albertelli

giovedì 4 febbraio 2010

Appello alla società civile, ai partiti, ai candidati, agli eletti

Di seguito il testo dell'appello presentato dalle Associazioni antifasciste e partigiane di Roma nel corso di una Conferenza stampa.


Il presente appello vuole essere un accordo e un rinnovo del patto costituzionale che ogni cittadino ed ogni eletto nelle istituzioni democratiche e nei partiti dovrebbe aver ben saldo nella propria coscienza e nel proprio DNA.
Visti i recenti fatti, dalle scritte alle dichiarazioni di molti esponenti politici sul fascismo, l’antisemitismo e il razzismo e il costante attacco ai valori della nostra Carta Costituzionale e della nostra nazione, chiediamo agli aderenti di:

- rispettare la Carta Costituzionale in tutte le sue parti impegnandosi a valorizzarla e difenderla

- respingere ogni azione tesa al revisionismo storico sulla lotta antifascista durante il ventennio, sulla Resistenza e allo screditamento delle forze alleate e partigiane.

- non finanziare associazioni che promuovano dis-valori quali l’intolleranza, il razzismo e la discriminazione esplicitamente o celandoli all’interno dei loro dettami ideologici

- non concedere finanziamenti né patrocini pubblici a manifestazioni tese a valorizzare rievocazioni storiche del ventennio fascista o tendenti ad elogiare il ruolo della Repubblica Sociale Italiana nella nostra storia.

- rifiutare ogni forma di incitamento alla pratica politica violenta e alla violenza in generale

- non portare in essere disegni di legge o proposte di finanziamento agli ex aderenti e combattenti della Repubblica Sociale Italiana o di equiparazione con i combattenti della resistenza o i militari dell’esercito regolare.

- non candidare a qualsiasi tipo di elezione amministrativa o politica o di direzione di partito chi è stato condannato in via definitiva per reati contro la persona, razziali e di ricostituzione del Partito Fascista.

- promuovere e sostenere percorsi di conoscenza storica nelle scuole, negli Atenei, nei luoghi di aggregazione sociale per ricordare le vicende dell’Antifascismo, della Resistenza, delll’Olocausto valorizzando anche i luoghi della Memoria della città di Roma e del Lazio.

- non stringere alleanze e patti elettorali con chi non dichiara esplicitamente che il nazifascismo, le leggi razziali e il ventennio fascista sono stati il male assoluto della nostra storia.

Appello promosso da:
Associazione Miriam Novitch - ANPPIA di Roma e Lazio - ANPI di Roma e Lazio - ANFIM - ANED - ANEI - FIVL/APC - ANRP Roma - FIAP - CIRCOLI GIUSTIZIA E LIBERTA’ D’ITALIA