martedì 5 gennaio 2010

NON MOLLARE

L’anno che ci aspetta cosa porterà? Noi ci attendiamo che il 2010 sia il primo degli anni del ripristino degli ideali. Parlo non solo di quelli etico morali ma degli ideali di vita. Ricordiamo il periodo dal 1946 al 1948.
il Paese seppe dimostrare che la rinascita dalla guerra era accompagnata da una volontà di ripristino delle regole democratiche ed i suoi rappresentanti interpretarono questo sentimento facendone legge costituzionale.
Certo oggi mancano quei politici antifascisti che forse, nell’attuale situazione, non sarebbero capiti perché troppo laici, troppo colti, troppo onesti e troppo giusti. Ma il loro insegnamento rimane e quindi è possibile provare a scrivere nuove regole più adatte ai tempi. Ma non può essere stravolto il grande patto di equilibrio tra i poteri dello Stato perché l’impostazione di allora è diventata nelle coscienze degli italiani il simbolo di una garanzia e di una protezione dei diritti democratici.
Mettetevi quindi al lavoro parlamentari di destra e di sinistra perché ciascuno di voi sa quello che si può fare e quello che non si può fare nell’interesse generale. Dove è utile modificare abbiate il coraggio di farlo e non solo di dirlo. Non c’è leader in politica che, in condizioni difficili, non arrivi al tramonto ed è quindi impensabile costruire su una persona parte di un’impostazione costituzionale. Abbiamo bisogno che siano piantate nuove radici che possano, per la loro efficacia, vivere per altri cinquant’anni.
E’ molto difficile ritrovare un clima che permetta questo cambiamento quando nel mondo tornano le guerre, gli attentati, le violenze, gli scontri tra le religioni e le razze. E’ proprio per questo che bisogna agire in famiglia, nella scuola, sul lavoro, nelle Istituzioni perché scegliere l’indifferenza ci farà più cattivi e può fare dei nostri figli degli egoisti in un mondo disfatto. Se l’anno nuovo sarà buono o cattivo dipenderà un pò anche da noi. Auguri.


Guido Albertelli

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