venerdì 27 giugno 2008

Prima "Festa Nazionale dell'ANPI"


Il 20, 21 e 22 giugno, si è svolta al Museo Cervi a Gattatico, la prima Festa Nazionale dell’ANPI, ideata e voluta da antifascisti non partigiani aderenti all’associazione, e realizzata grazie all’impegno loro e del Museo Cervi. In tre giorni più di trentamila persone si sono affacciate all’interno dell’area del museo, seguendo varie iniziative, sia didattiche e informative che culturali. L’inaugurazione, avvenuta venerdì 20, ha visto la partecipazione oltre che del presidente nazionale Tino Casali, e del vicepresidente Ricci, dell’0n. Armando Cossuta. Il sabato e la domenica si sono svolti pure degli incontri-seminari, uno dedicato alla Costituzione, e l’altro al rapporto tra Resistenza, antifascismo e memoria e i nuovi mezzi di comunicazione. Domenica altri due laboratori tematici, il primo sulla funzione educativa che l’ANPI potrà avere in futuro, ed il secondo sulla figura delle donne durante la Resistenza fino ai giorni nostri, che ha visto la partecipazione di Rita Borsellino. Al comizio finale hanno portato il loro saluto di persona anche il segretario nazionale del PD Walter Veltroni e il presidente della regione Puglia Niki Vendola. A corollario della festa nelle tre serate si sono svolti concerti che hanno visto sul palco artisti del calibro dei Gang e Ivana Monti e le Mondine di Novi. Nello spazio adiacente al museo vari piccoli stand delle sezioni ANPI d’Italia, che esponevano le loro pubblicazioni ed altro, e pure uno spazio gestito dall’ANPPIA nazionale.

Vari i saluti e i messaggi di vicinanza a questa manifestazione, inviati da personaggi della politica e dello spettacolo, ma le note positive sono arrivate dalla straordinaria partecipazione della gente, la maggior parte non ha fatto la Resistenza. Questa Festa, più che per la riuscita pratica, ha fatto vedere che la gente chiede maggior impegno da parte dell’ANPI e delle associazione antifasciste più in generale, un impegno a difendere quei valori che la politica di oggi, anche quella di sinistra, spesso dimentica per seguire ideali e pensieri che non sono gli stessi per i quali migliaia di ragazzi sono morti.

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